La memoria non è accumulo statico, è flusso vivente.
Faenza, 27 settembre 2025.
Il progetto si articola in due parti. Durante la prima verranno intervistate persone di Faenza che conservano memorie individuali e collettive della città. Nella seconda fase saranno installate sugli alberi del Parco Mita casette per uccelli, dalle quali usciranno le voci registrate delle persone intervistate. Durante la giornata di sabato 27 settembre ci sarà la presentazione del progetto, l’inaugurazione ufficiale dell’installazione, e la restituzione finale presso l’atelier di Martino Neri, artista.
I temi della performance collettiva e dell’installazione sono la memoria, la sua conservazione, la sua trasmissione in forma di voce. Un piccolo tratto di penna può trasformare la parola “supportare” in “sopportare”. Sopportare il peso della memoria, oppure supportarla: non solo affidandola agli archivi – che l’entropia inevitabilmente trasformerà, prima o poi, in quantità di informazione a noi inintelligibile – bensì affidandola, accompagnandone la sua natura interlocutoria, agevolandone la trasmissione in voce da persona a persona. Le voci che escono dalle casette per uccelli diventano metafora di un linguaggio spontaneo, armonico, che vive del momento istante, e che ciascuna ascoltatrice e ascoltatore può accogliere come corpo caldo, vibrante. La memoria non è accumulo statico, è flusso vivente.
A cura di:
Andrea Roccioletti (1979). Organizzatore di eventi, responsabile rapporti con il territorio per il Gruppo Feltrinelli, e performer. Ha frequentato, tra gli altri, il corso di organizzazione teatrale di Mimma Gallina (Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano), il laboratorio di teatro di Duccio Bellugi Vannuccini (Theatre du Soleil), allievo di Carolina Gomez (Scuola di Danza Aires Nuevos). È stato CTA Community Teaching Assistant per il California Institute of Performing Art sotto la direzione di Stephan Koplowitz (USA), organizzatore teatrale per il Teatro Espace, responsabile eventi per il Gruppo Feltrinelli, resident artist presso la Kunsthallekleinbasel (Basilea), il PAF Performing Art Forum (Reims), Trame De Soi (Tulle). Ha portato le sue performance e ha esposto alle Officine Caos con Michelangelo Pistoletto, alla Nroom Art Gallery (Tokyo), al DOCVA Documentation Center for Visual Arts e al Teatro Elfo (Milano), al Teatro Astra (Torino), al De Peper (Amsterdam), al Centre de Congrès de Québec (Canada), ad Artissima (Torino) e alla Biennale di Venezia (2015).
Vanessa Depetris (1991). Diplomata in pittura e decorazione, ha frequentato Tangram Teatro, Cantiere Altrigo, PAF Performing Art Forum (Reims), workshop di danza creativa presso la GAM, e il MAI Marina Abramovic Institute (Grecia). Ha partecipato allo spettacolo “Dimora del volto” presso la Fondazione Merz, “Diradare” presso il PAV Parco dell’Arte Vivente, e “Orizzonti prossimi / Aria d’azione” presso la Fondazione Sandretto.